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Jannik Sinner

Alice Pacchiotti

Aggiornamento: 6 feb 2024


JANNIK SINNER – un esempio per noi giovani


di Alice Pacchiotti IV Liceo


Jannik Sinner ha 22 anni, è italiano, ha vinto il suo primo grande slam con i colori del nostro Paese e in una domenica mattina di gennaio ha infranto ogni pregiudizio sui giovani. Lo ha fatto, tra l’altro, ringraziando la sua famiglia.

La sera del 28 gennaio alla trasmissione televisiva Che Tempo che Fa lo scrittore e drammaturgo Alessandro Baricco ha affermato che «la paura arriva quando smetti di desiderare». E io che avevo passato la mia pigra domenica da convalescente a chiedermi come avrà fatto un ragazzo di 22 anni a trovare la forza mentale di rimontare i due set a zero che sembravano non lasciare scampo, ho capito in quel momento che è stato quello a salvarlo: il desiderio, che gli ha impedito di avere paura di fallire.

Sinner ha sfatato il mito tanto caro a molti adulti e di cui si sente spesso parlare sui giornali secondo cui noi ragazzi siamo incapaci di sacrificio, di tenuta, di rigore.

Ci chiamano gli sdraiati, come afferma il titolo di un libro di Michele Serra uscito nel 2013, definendoci creature drammaticamente più avvezze alla posizione orizzontale che a quella eretta, sintonizzate con un fuso orario ignoto ai ritmi adulti, ostaggi di una varietà di piattaforme digitali.

Sinner è cresciuto in Val Pusteria: per andare a scuola impiegava due ore di tragitto e non è il solo a farlo. Tanti ragazzi come lui, infatti, lo fanno senza che li vediamo.

Eppure, si continua a parlare di generazione rammollita, incapace e viziata.



Sinner invece ha dimostrato che occorrerebbe guardare con occhi nuovi i giovani d’oggi. Bisognerebbe essere come i genitori di Sinner, che lui descrive così nella sua intervista post vittoria: «ringrazio i miei genitori per avermi fatto scegliere la strada anche quando ero molto giovane. Auguro a tutti i bambini la stessa libertà che ho avuto io».

Baricco nell’intervista da Fabio Fazio ha sottolineato un altro concetto che mi ha fatto pensare alla vittoria di Sinner: «il segreto della felicità è lasciare andare» e credo significasse smetterla di preoccuparsi troppo di ogni cosa. «Perdiamo gli occhiali – dice Baricco – lasciamoli andare, non pensiamoci».

E allora lancio un appello al mondo adulto per dire: imparate a lasciarci andare, forse non vinceremo uno slam, ma magari troveremo la nostra strada anche grazie alla libertà e alla fiducia che noi chiediamo di riporre in chi è nato dopo di voi ma non per questo capisce meno il mondo.


Fonte dell’immagine: Vogue.com

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